Tour du Haut-Var 2017, Dumoulin apre le danze

Samuel Dumoulin sfreccia nella prima tappa del Tour du Haut-Var 2017. Nello sprint a ranghi ristretti che ha deciso la corsa il portacolori della Ag2r La Mondiale ha superato il connazionale Arthur Vichot (FDJ) e il belga Maxime Vantomme (WB Veranclassic).  Nei dieci anche due azzurri con il quinto posto di Francesco Gavazzi (Androni-Sidermec) e il settimo di Damiano Caruso (BMC).

Per il piccolo sprinter francese arriva chiaramente anche la prima maglia di leader della breve corsa a tappe transalpina.

Si abbassa la bandierina del direttore di corsa e subito parte una fuga con Brice Feillu (Fortuneo – Vital Concept), Jeremy LeCroq (Roubaix – Lille Metropole) e Romain Campistrous (Armée de Terre). Il gruppo sembra disinteressarsi del tentativo e Flavian Dassonville (HP BTP – Auber93) decide di lanciarsi al contrattacco, riaccodandosi al drappello al comando. Dopo una manciata di chilometri, tuttavia, c’è la reazione della Direct Energie che provoca un ricompattamento generale. Feillu non ci sta e subito dopo rilancia l’attacco, portandosi dietro Felix Pouilly (Roubaix – Lille Metropole), Pierre Gouault (HP BTP – Auber93) ed un bravissimo Marco Bernardinetti (Amore&Vita – Selle SMP). Questa volta il gruppo decide di lasciare fare e la fuga prende corpo, malgrado il vantaggio non superi i 2’45”.

A 60 chilometri dall’arrivo, salendo verso il GPM di Montauroux, una delle salite simbolo della corsa, arriva la Direct Energie ad infiammare la corsa. Il forcing dei transalpini porta a meno di un minuto i battistrada ed è finalizzato a lanciare Lilian Calmejane. L’attacco del giovane francese arriva piuttosto presto e un po’ a sorpresa, ma crea grande selezione in gruppo. Su di lui rientrano Pierre-Luc Perichon (Fortuneo – Vital Concept), Loic Chetout (Cofidis), Remi Di Gregorio (Delko Marseille – Provence KTM), Antoine Duchesne (Direct Energie) e Davide Ballerini (Androni – Sidermec). Questi riescono a riagganciare la testa della corsa, ma in prossimità del GPM rinviene anche il grosso del gruppo.

La situazione tuttavia non si placa. In discesa Bernardinetti e Perichon cercano di rilanciare l’azione ed un sornione Duchesne è lesto nel prendere le loro ruote. Sul Col de la Fayence si riaccodano al terzetto anche Di Gregorio e Alex Kirsch (WB Veranclassic – Aquality Project). Si forma così un drappello molto interessante che, a 30 chilometri dall’arrivo, si trova a gestire un vantaggio di 1’30”. Il gruppo fatica ad organizzarsi, con la FDJ che decide di prendere in mano l’inseguimento, disturbata da uomini Direct Energie e Delko Marseille.

Malgrado la stoica resistenza degli attaccanti, il gruppo riesce, seppur a fatica, a ridurre il distacco fino ad annullare la fuga a tre chilometri dalla conclusione. A quel punto non c’è più modo di evitare la volata, con le squadre dei favoriti che prendono in mano la situazione in maniera decisa. Il ritmo FDJ e Ag2r La Mondiale impedisce qualsiasi altro scenario, con l’arrivo che si avvicina sempre più sotto le ruote veloci del gruppo. Un finale non scontato, che tuttavia vede i due grandi favoriti del giorno darsi battaglia, con Samuel Dumoulin (A2gr La Mondiale) più rapido di tutti. Arthur Vichot (FDJ) conferma l’ottimo stato di forma di questo inizio di stagione con un bel secondo posto davanti a Maxime Vantomme (WB Veranclassic), che completa il podio.

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